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Come funzionano

Nell'ambito delle previsioni a breve termine (nowcasting) i radar meteorologici giocano un ruolo molto importante. Essi infatti, consentono di misurare la quantità di idrometeore (pioggia, neve, ghiaccio) presenti nell'atmosfera con una precisione di 1 Kmq. I radar meteo sono composti da una parte emittente, che invia nell'atmosfera impulsi di onde elettromagnetiche fino ad una distanza di 100-250 km di raggio e 10 km di altezza, e di una parte ricevente che ha la funzione di raccogliere la frazione di energia riflessa (chiamata riflettività ed indicata con Z) dagli ostacoli che l'onda emessa incontra lungo il suo percorso.

Le onde elettromagnetiche emesse dai radar sono dell'ordine delle micronde (da 1 a 10 cm) poichè solo a queste lunghezze d'onda si riescono a rilevare oggetti tanto piccoli quanto le gocce di pioggia o i cristalli di neve presenti nelle perturbazioni. L'elaborazione della riflettività attraverso un computer che interpreta le informazioni provenienti dal radar consente di stimare l'entità delle precipitazioni e di rappresentarle sulle mappe radar con diverse tonalità di colore. Più le goccioline di pioggia sono grosse e concentrate nello spazio, più la riflettività sarà elevata, e più intense saranno le precipitazioni.


I diversi tipi di precipitazione presentano riflettività differenti: i chicchi di grandine, per esempio, essendo generalmente piuttosto grossi hanno un riflettività molto elevata, più delle gocce di pioggia. I cristalli di neve invece, come le gioccioline di pioggia, hanno una riflettività piuttosto bassa e sulle mappe radar risultano essere meno intense rispetto alle precipitazioni piovose. Oltre ai normali radar meteo esistono degli speciali radar chiamati radar Doppler i quali sfruttando appunto l'effetto Doppler consentono di stimare la velocità di spostamento con cui le particelle che costituiscono la nube (gocce e cristalli) si avvicinano o si allontanano dal radar. Questi speciali radar permettono di sapere quindi, oltre all'intensità della precipitazione, la direzione di spostamento dell'evento meteorologico. Normalmente un indagine radar su un raggio di 250 km dà dei valori precisi soltanto in un raggio di 100 km. Per questo motivo si dovrebbe disporre di una distribuzione uniforme di questi strumenti di rilevamento sul territorio, cosa che in Italia non è realizzata. Attualmente nel nostro paese la presenza di radar accessibili via internet è decisamente scarsa e limitata seppur con poca omogeneità alle regioni centro settentrionali. Un solo radar al meridione nell'Isola di Sicilia nella base di Sigonella (purtropo attualmente non in funzione) e da Aprile del 2006 è entrato in funzione il nuovo radar della Regione Abruzzo.